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Borghi, siti archeologici e panorami mozzafiato: questa è la valle che in inverno diventa un set hollywoodiano

Val CamonicaBorghi, siti archeologici e panorami mozzafiato: questa è la valle che in inverno diventa un set hollywoodiano - angolodelgusto.it

Dai percorsi innevati ai resti millenari incisi nella roccia, questa è la valle che offre un viaggio straordinario tra natura, storia e tradizioni, trasformandosi ogni inverno in uno scenario da grande cinema.

La Val Camonica, nel cuore della Lombardia orientale, è una delle valli più lunghe delle Alpi italiane e uno scrigno di storia millenaria incastonato tra le Prealpi Bresciane e le Alpi Retiche. Attraversata dal fiume Oglio, si estende per circa 100 chilometri tra il Lago d’Iseo e i passi alpini del Tonale, dell’Aprica e del Gavia. Ma ciò che rende davvero celebre questo territorio è il suo straordinario patrimonio di incisioni rupestri, un archivio di oltre 300.000 segni incisi nella roccia che raccontano la vita, i culti e i simboli del popolo dei Camuni, insediatosi qui intorno al 5000 a.C.

Dal 1979, queste incisioni sono riconosciute Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un primato non solo culturale, ma anche simbolico: è qui che nasce il concetto stesso di arte rupestre protetta a livello internazionale, grazie alla creazione del primo parco archeologico italiano, quello di Naquane a Capodiponte. Ma la valle non è solo memoria: è anche natura viva, terme, sport, piccoli borghi sospesi nel tempo e città romane sepolte e poi riportate alla luce.

Le radici della civiltà camuna scolpite nella roccia

Il cuore archeologico della Val Camonica si trova a Capodiponte, piccolo centro abitato che ospita il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane. In questo luogo simbolico, immerso in un bosco di castagni e faggi, si cammina tra rocce segnate da figure antropomorfe, animali, labirinti e scene di caccia. Un linguaggio visivo nato nel Paleolitico superiore e proseguito fino all’Età del Ferro, codificato nei secoli da generazioni di Camuni.

Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane

Le radici della civiltà camuna scolpite nella roccia (Fonte FB@Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane ) – angolodelgusto.it

Le incisioni non sono isolate: sono disseminate in almeno 24 siti archeologici riconosciuti nel territorio, tra cui Seradina-Bedolina, Foppe di Nadro e Ceto-Cimbergo-Paspardo, ciascuno con caratteristiche proprie e percorsi immersi nel paesaggio alpino.

Il ruolo dei Camuni nella storia è stato poi assorbito dalla dominazione romana, che ha lasciato testimonianze importanti a Cividate Camuno, fondata nel I secolo a.C. e sede di un Parco Archeologico con un teatro, un anfiteatro e una statua della dea Minerva, oggi custodita nel Museo Archeologico Nazionale. Il passaggio dei secoli si legge anche nella Torre medievale di Cividate e nelle architetture religiose che punteggiano la valle.

Il valore di quest’area non è solo storico: è anche etnografico e identitario. Le incisioni sono simboli culturali che ancora oggi parlano di relazioni con la natura, visioni del mondo, e di un legame profondo con la montagna.

Natura, borghi e terme: le anime della Val Camonica contemporanea

Chi visita oggi la Val Camonica può vivere un’esperienza completa, tra paesaggi mozzafiato, località termali, sport alpini e borghi dal fascino intatto. A partire da Ponte di Legno, una delle mete sciistiche più apprezzate del nord Italia, punto di accesso al Passo del Tonale, tra piste innevate e sentieri estivi che si snodano verso il Parco Nazionale dello Stelvio. Poco più a sud, il Parco Regionale dell’Adamello ospita ghiacciai, cime oltre i 3.000 metri, rifugi alpini e una ricchissima biodiversità.

Ma la Val Camonica è anche relax. A Boario Terme, fin dal XVIII secolo si viene per curarsi grazie alle acque termali che sgorgano dalle montagne. Il complesso termale si è evoluto in un centro per il benessere immerso nella natura, punto di riferimento per chi cerca una pausa rigenerante.

Il viaggio può poi proseguire tra i borghi storici: Bienno, incluso tra i Borghi più belli d’Italia, racconta con le sue fucine, mulini e vicoli medievali la storia del ferro e delle arti manuali. Lovere, affacciato sul Lago d’Iseo, offre scorci romantici e atmosfere ottocentesche, tra ville, palazzi e il celebre Palazzo Tadini, custode di collezioni artistiche preziose.

Ogni luogo ha una voce diversa ma partecipa allo stesso coro: quello di una valle che ha saputo conservare, nei secoli, il proprio carattere e la propria memoria, restando ancorata alla montagna e alle sue radici profonde.

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